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Valutazione delle Abitudini Alimentari

Valeria del Balzo1 e Silvia Savastano2

1Dipartimento di Medicina Sperimentale, Unità di Ricerca Scienza dell'Alimentazione e Nutrizione “Sapienza”, Università di Roma; 2Unità di Endocrinologia, Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia, Università Federico II di Napoli.

Lo stato di nutrizione di un individuo o di una popolazione è espressione delle abitudini alimentari, dello stile di vita e della risposta dell’organismo. L’adeguatezza della dieta è prerequisito essenziale per il mantenimento dello stato di salute. La conoscenza dei consumi alimentari e di conseguenza dell’introito di energia e nutrienti è un requisito essenziale prima di intervenire con una prescrizione dietetica. Infatti, la raccolta di dati sui consumi consente di conoscere non solo la qualità e le quantità degli alimenti consumati ma anche i comportamenti e gli eventuali errori da correggere (1).
Nella pratica clinica, la raccolta di tali dati può essere effettuata con metodi diversi ma il migliore e più completo è il “diario alimentare” che fornisce una descrizione dettagliata del tipo e della quantità di alimenti e bevande consumati in ogni pasto, per un periodo definito che varia da 3 a 7 giorni. In pratica, si suggerisce una raccolta per 3 giorni (di cui 2 feriali ed un festivo) per non indurre modifiche nell’alimentazione ed errori dovuti a stanchezza nella compilazione. Il diario alimentare da consegnare al paziente può essere un quadernetto con pagine bianche o che contengono i diversi gruppi di alimenti per ciascun giorno oppure solo l’indicazione dei pasti principali ed uno spazio bianco sufficiente per organizzare la compilazione della giornata alimentare. Gli alimenti consumati devono essere descritti utilizzando anche le marche per i prodotti industriali, le ricette per le preparazioni casalinghe e indicando la quantità consumata in grammi o in porzione se è un prodotto monoporzionato. Il diario compilato dovrà essere controllato in dettaglio con il paziente e quindi valutato per energia e nutrienti in modo da ottenere l'introitodi proteine CHO, grassi e micronutrienti. In questa tecnica di raccolta è importante che il paziente pesi e registri l’alimento immediatamente prima di consumarlo per ridurre le omissioni. (tab 1)

Tabella 1: Pregi e difetti del diario alimentare
Abitudini Alimentari Tabella1

Sempre maggiori evidenze scientifiche indicano che la Dieta Mediterranea (DM), rappresenta un regime di alimentazione salutare. La DM si basa sugli alimenti tradizionalmente consumati tra gli anni 50-60 in diversi paesi del bacino del Mediterraneo caratterizzati da un'aspettativa di vita tra le più alte del mondo e un’incidenza di malattie cardiovascolari, alcuni tumori ed altre malattie croniche correlate alla dieta, come il diabete e l'obesità, tra le più basse. Quindi, può essere interessante valutare nei pazienti l’aderenza alla DM per conoscere rapidamente se le abitudini alimentari sono adeguate. Indici di aderenza frequentemente usati e di semplice esecuzione sono il PREDIMED score negli adulti (2) (tab.2) ed il KIDMED nei bambini, che tuttavia forniscono solo informazioni su quanto la dieta del paziente si discosta dalla DM e nessuna informazione sull'introito di energia e nutrienti. In particolare, lo studio osservazionale randomizzato multicentrico PREDIMED, acronimo per Prevention con DM, utilizzando il punteggio PREDIMED ha evidenziato che nei pazienti con maggiore aderenza alla DM si riduceva del 30% il rischio di infarto miocardico, ictus o morte cardiovascolare. Dopo la prima pubblicazione nel 2013, sono stati numerosi gli studi che hanno utilizzato il questionario PREDIMED. Sulla base di tale questionario è possibile quindi fornire dati sull'associazione dell'aderenza alla DM con differenti condizioni patologiche, come obesità e diabete, il grado di severità della psoriasi, una patologia infiammatoria cronica a carico della cute ma con interessamento multiorgano, associata a sindrome metabolica, obesità e rischio cardiovascolare (3), e la severità dell’osteoporosi in un gruppo di pazienti anziani nell’ambito del progetto europeo PERSSILAA (4).


Tabella2: Punteggio di aderenza alla Dieta Mediterranea (1)
Abitudini Alimenari Tabella2
Scarsa aderenza :≤5; aderenza media: 6–9; buona aderenza ≥10

Bibliografia:

  1. Erdman JW, Macdonald IA, Zeisel SH (2012) Present Knowledge in Nutrition (10th edition). ILSI Wiley-Blackwell
  2.  Schröder H, Fitó M, Estruch R et al (2011) A short screener is valid for assessing Mediterranean diet adherence among older Spanish men and women. J Nutr 141:1140-1145 3.
  3. Barrea L, Balato N, Di Somma C et al (2015) Nutrition and psoriasis: is there any association between the severity of the disease and adherence to the Mediterranean diet ? J Transl Med Jan 27;13:18. doi:10.1186/s12967-014-0372-1 4.
  4. Vuolo L, Barrea L, Savanelli MC et al (2016) Nutrition and Osteoporosis: Preliminary data of Campania Region of European PERsonalised ICT Supported Service for Independent Living and Active Ageing. Transl Med UniSa Jan 31;13:13-8. eCollection 2015 Dec

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