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Quiz Week Endo

QUIZ 116

Siamo spiacenti, non è possibile rispondere al questionario in questo momento.

"...forse mi è caduta una bottiglia sul piede..."

Una donna di 45 anni francamente obesa (BMI 36 kg/m2) e da 10 anni ha un diabete di tipo 2 complicato da iniziale retinopatia e neuropatia in trattamento con insulina, lamenta da tre giorni arrossamento e gonfiore del dorso del piede sinistro che le duole quando porta la borsa della spesa. All’esame clinico del piede si rileva cute calda e arrossata ed evidente edema, oltre a crollo dell’arco plantare presente da un paio d’anni. Non ha febbre. La mobilità del piede è conservata con dolore molto lieve ai movimenti attivi e passivi, che si accentua se cammina portando un peso. La cute è intatta senza lesioni visibili.
Rileviamo anche una franca attenuazione della sensibilità vibratoria e del riflesso achilleo.
I leucociti sono 5300 per mm3, la VES 20 e richiediamo agli ortopedici l’esame dell’aspirato dell’articolazione tibio-tarsica che non fa rilevare la presenza di cristalli e contiene 400 leucociti per mm3
Che mi è successo? chiede la signora, forse mi ci è caduta sopra una bottiglia di plastica? ma non me lo ricordo
Che cosa ha dunque la signora?

Risposte
1) Osteomielite
2) Pseudogotta
3) Artrite settica
4) Artropatia diabetica neuropatica


La risposta corretta è la risposta numero: 4

Risposta Corretta Nr. 4

Artropatia diabetica neuropatica

  • perchè
L’Artropatia diabetica neuropatica, rara ma rilevante complicanza cronica del diabete, meglio nota come “piede di Charcot”, condizione clinica meno comune del piede diabetico, si caratterizza, nella sua fase acuta, per l’evidenza obiettiva di gonfiore e arrossamento della cute del piede che è calda, non associata a febbre e con VES normale La paziente, diabetica da lungo tempo, ha avuto il crollo dell’arco plantare, non presenta alcun segno di infezione e presenta un quadro, caratterizzato da dolore localizzato e lieve, in contrasto con l’obbiettività molto evidente e con il quadro radiologico (che si rende manifesto col tempo e che può non essere significativo nelle fasi inizialissime) di alterazioni significative osteoarticolari e delle parti molli dimostrabili precocemente e in acuto con RMN TC.
https://www.piedediabeticonline.it/piede-di-charcot.html.

L’artrite di Charcot colpisce i pazienti diabetici con neuropatia periferica, ed è, all’esordio, una condizione infiammatoria che interessa tessuti molli, tendini, legamenti e strutture ossee del piede che evolve nel tempo in un sovvertimento strutturale che, nella cronicizzazione, si rende responsabile di gravi deformità del piede.

La pseudogotta, dovuta a deposizione di cristalli di calcio pirofosfato è più frequente al ginocchio e di rado interessa il piede e la caviglia e si può escludere in base all’esame del liquido aspirato, che in questo caso, non contiene cristalli. (risposta n.2, non corretta) L’assenza di febbre, di leucocitosi e la VES normale escludono entrambe le possibilità indicate dalle risposte n1 (osteomielite) e n3 (artrite settica)

Bibliografia di riferimento
  1. Rogers LC et al, The Charcot foot in diabetes Diabetes Care. 2011 Sep;34(9):2123-9. doi: 10.2337/dc11-0844.
  2. Schmidt BM and Holmes CM. Updates on diabetic foot and Charcot osteopathic arthropathy. Curr Diab Rep 2018 Aug 15; 18:74.
  3. Trieb K. The Charcot foot: pathophysiology, diagnosis and classification. Bone Joint J 2016 Sep; 98-B:1155.
  4. Marmolejo VS et al. Charcot foot: clinical clues, diagnostic strategies, and treatment principles. AmFam Physician 2018 May 1; 97:594Autore
 

Autore

Francesco Trimarchi
[email protected] 

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