SIE aderisce al protocollo di autenticazione 
SIE è affiliata a  
 

Week Endo Quiz

 

Quiz Week Endo

QUIZ 127

Siamo spiacenti, non è possibile rispondere al questionario in questo momento.

"...stavo così bene..."

Una signora di 54 anni, in menopausa da due anni, assume dall’età di 32 anni L-T4 100 microgrammi/die perché affetta da ipotiroidismo primario da Tiroidite di Hashimoto. In buona salute, ha avuto l’ultima gravidanza a 34 anni; durante il trattamento con L-T4, il TSH si è mantenuto fra 1.2 e 2.6 μU/mL. Da alcuni mesi lamenta facile stancabilità che attribuisce ai fenomeni vegetativi della menopausa (caldane e nervosismo), ma non ha assunto estrogeni né altri farmaci per il controllo dei sintomi. Assume da un paio di anni basse dosi di idroclorotiazide (12,5 mg al giorno) per il controllo di una lieve ipertensione. Da più di sei mesi, di propria iniziativa, assume un multivitaminico e, due volte al giorno (mattina e sera), un integratore a base di calcio e vitamina D.
Clinicamente non si rilevano segni fisici anomali.
PA: 124/81 mmHg
FC: 60/min
Peso 60 Kg
Ecografia tiroidea: atrofia ghiandolare.
Esami di routine tutti nella norma, ma il TSH è 16.5 μU/mL
Che cosa ha potuto determinare lo scompenso del pregresso eutiroidismo?

Risposte
1) Un iposurrenalismo parziale sopravvenuto
2) L’aggravamento progressivo della tiroidite di Hashimoto
3) L’assunzione di integratori
4) L’ipoestrogenismo menopausale


La risposta corretta è la risposta numero: 3

Risposta Corretta Nr. 3

L'assunzione di integratori

  • perchè
in una paziente ipotiroidea, la necessità di incrementare la dose della terapia sostitutiva può essere determinata da scarsa aderenza alla prescrizione (da escludere in questo caso), da un difetto di assorbimento della L-T4, da un aumento delle TBG (in genere dovuto all’eccesso di estrogeni) e dall’accelerazione del metabolismo della tiroxina. Molte sono le cause di alterato assorbimento, fra cui varie affezioni gastrointestinali, vari alimenti come caffè e latte di soia, farmaci sequestranti gli acidi biliari (colestiramina), calcio e ferro e leganti il fosfato; la concomitante assunzione con L-T4 ne riduce significativamente l’assorbimento
Certamente la progressione della tiroidite di Hashimoto può richiedere un incremento della posologia, ma il processo richiede un tempo molto più lungo di sei mesi.
I pazienti con Hashimoto sono a rischio di sviluppare iposurrenalismo, ma tale condizione non richiede incremento della posologia di L-T4. Se è ben noto l’effetto dell’eccesso di TBG estrogeno-indotto, è altrettanto noto che il declino estrogenico menopausale non influenza significativamente la richiesta di tiroxina, come può accadere nella contemporanea assunzione di farmaci che esaltano l’attività dei cytochrome P-450 che accelerano il metabolismo della tiroxina, quali la carbamazepina, la rifampicina e la difenilidantoina


Bibliografia di riferimento
  1. Trimarchi F, Ruggeri RM. C’è un problema con la tiroide? Attenzione ai farmaci!
    http://societaitalianadiendocrinologia.it/html/news/problema-tiroide-farmaci.asp
  2. Toft AD. Thyroxine therapy. N Engl J Med 1994 Jul 21; 331:174.
  3. Arafah BM. Increased need for thyroxine in women with hypothyroidism during estrogen therapy.                                       N Engl J Med 2001 Jun 9; 344:1743.
  4. Zamfirescu I and Carlson HE. Absorption of levothyroxine when coadministered with
    various calcium formulations. Thyroid 2011 May 21; 21:483
    https://knowledgeplus.nejm.org/question-of-week/817/

Autore

Francesco Trimarchi
Accademia Peloritana dei Pericolanti, Università di Messina
[email protected]
 

Siamo spiacenti, non è possibile rispondere al questionario in questo momento.