"Uno strano caso di iponatremia..."
Un uomo di 32 anni veniva ricoverato da PS per rallentamento psicomotorio, malessere generalizzato e grave iponatremia. In anamnesi si rilevava un ricovero per sindrome depressiva a 17 anni, nessuna terapia cronica, aumento di 15 chili nell’ultimo anno. Circa 7 giorni prima si era recato in altro PS per iperpiressia associata ad intensa dolorabilità in mesogastrio. In tale occasione gli esami ematochimici e radiologici erano risultati nella norma, motivo per cui il paziente era stato dimesso in terapia con ibuprofene 1800 mg/die, trattamento continuato fino all’attuale ricovero.
All’EO: rallentamento psicomotorio, obiettività toraco-addominale nella norma, non edemi declivi, cute e mucose normo-idratate, PA 125/80, FC 86 rt, SPO2 100%, TC 36.5, peso 110 kg, altezza 170 cm.
Agli esami: Na+ 110 mmol/l, sOsm 226 mOsm/L, UNa 44 mmol/l, uOsm 531 mOsm/kg H2O, PCR 0.1 mg/dl, emocromo nei limiti, glicemia 100 mg/dl, creatinina 0.6 mg/dl, potassio 4.0 mmol/l, cortisolo 24.4 mcg/dl, ACTH 41.4 ng/l, TSH 0.52 mIU/l (v.n. 0.28- 4.3), FT4 14.0 ng/l (v.n. 8.0 –17.0).
Risultavano nei limiti TC encefalo, RX torace e TC addome.
In PS veniva somministrata soluzione fisiologica e successivamente 200 ml ipertonica 3%, senza tuttavia ottenere un incremento della natremia. Si iniziava quindi in reparto Tolvaptan 7.5 mg/die, aumentato a 15 mg/die nei giorni successivi: si è quindi assistito ad un aumento della sodiemia fino alla completa normalizzazione e risoluzione del quadro psicomotorio.