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Quiz Week Endo

QUIZ 189

Siamo spiacenti, non è possibile rispondere al questionario in questo momento.

Dislipidemia: no pain no gain?

Riceviamo una richiesta di teleconsulto da parte di un collega cardiologo per un paziente che ha visto recentemente in visita di controllo.

Si tratta del sig. Mario, 56 anni, ex-fumatore (10 sigarette/die) con familiarità per eventi cardiovascolari, in follow-up cardiologico da poco più di un anno in seguito ad un infarto miocardico acuto sottoposto a rivascolarizzazione coronarica percutanea (angioplastica) su interventricolare anteriore.

In anamnesi:
  •  Ipertensione arteriosa
  •  Obesità grado primo (BMI 33.2 kg/mq)
  •  Ipercolesterolemia
  •  Alterata glicemia a digiuno
Il cardiologo ci chiede un parere per la gestione della terapia farmacologica della dislipidemia: il paziente, infatti, ha lamentato in passato dolori muscolari non sopportabili (crampiformi, principalmente ai polpacci) sia con atorvastatina ad alto dosaggio che con simvastatina e rosuvastatina a basso dosaggio.
Sta attualmente assumendo per la dislipidemia:
  • Atorvastatina 10 mg (discretamente tollerata)
  • Ezetimibe 10 mg
Il collega ci comunica gli esami ematici del paziente:
Glicemia 112 (vn 65-100) mg/dL, HbA1c 41 (vn 20-38) mmol/mol, creatinina 0.78 (vn 0.70-1.20) mg/dL (eGFR sec. CKD-EPI > 90 mL/min), Colesterolo totale 155 (vn < 200) mg/dL, Colesterolo HDL 42 (vn > 35) mg/dL, Trigliceridi 75 (vn < 150) mg/dL, Colesterolo LDL (calcolato) 98 mg/dL, CPK 195 (vn < 170) U/L
Cosa consigliamo?

Risposte
1) Il paziente è a target per il suo rischio cardiovascolare, può proseguire l’attuale terapia
2) Raddoppiare il dosaggio dell’atorvastatina: 20 mg è una dose sufficiente in termini di efficacia e verosimilmente tollerabile
3) Introduzione in terapia di PCSK9-inibitore, al posto della statina
4) Introduzione in terapia di PCSK9-inibitore, in aggiunta alla terapia attuale


La risposta corretta è la risposta numero: 4

Risposta Corretta Nr. 4

Introduzione in terapia di PCSK9-inibitore, in aggiunta alla terapia attuale.

  • perchè
Secondo le ultime linee guida ESC (European Society of Cardiology) /EAS (European Atherosclerosis Society) 2019 per la gestione della dislipidemia, un paziente con documentata malattia aterosclerotica (infarto del miocardio o angina instabile, angina stabile, rivascolarizzazione coronarica o di altro distretto, ictus e TIA, arteriopatia obliterante periferica) è considerato a rischio cardiovascolare molto alto: come tale il target raccomandato di colesterolo LDL è < 55 mg/dL. Il paziente del caso clinico si trova quindi fuori target per il suo livello di rischio cardiovascolare (risposta 1 errata).

Raddoppiare il dosaggio della statina determina ulteriori riduzioni percentuali di colesterolo LDL nell’ordine del 4-7%, per di più con un incremento del rischio di effetti avversi (compresi i dolori muscolari) in maniera dose-dipendente: in questo caso clinico, pertanto, raddoppiare il dosaggio dell’atorvastatina non porterebbe il paziente a target, a fronte di una possibile aumento della intolleranza (muscolare) al farmaco (risposta 2 errata).

I PCSK9-inibitori (evolocumab, alirocumab) sono anticorpi monoclonali umanizzati indirizzati contro la proproteina convertasi subtilisina/kexina 9 (PCSK9), proteina circolante responsabile della mancata ricollocazione del recettore per le LDL (LDL-R) nella membrana plasmatica dopo la sua internalizzazione mediante endocitosi. La PCSK9 circolante lega LDL-R sulla superficie cellulare; quando una LDL lega LDL-R in presenza di PCSK9, il riciclo di LDL-R sulla superficie cellulare è impedito: in tal modo la quantità di LDL-R sulla superficie cellulare è diminuita e la clearance di LDL dalla circolazione è ridotta.

I PCSK9-inibitori sono farmaci iniettabili s.c (ogni 2 o 4 settimane) che hanno dimostrato una riduzione del colesterolo LDL tra il 50% e il 60% contro placebo e del 30% contro ezetimibe, in pazienti già in trattamento con statine o intolleranti ad esse. Non sembrano essere caratterizzati dagli effetti avversi epatici e muscolari tipicamente associati alle statine, rappresentando quindi una efficace opzione terapeutica. Effetti avversi tipici sono quelli locali (dolore, eritema ecc.) nel sito di iniezione. Hanno inoltre dimostrato una riduzione composita degli eventi cardiovascolari maggiori (infarto del miocardio, stroke, ospedalizzazioni per angina o rivascolarizzazione), mentre l’effetto sulla riduzione della mortalità cardiovascolare è più dibattuto (ma bisogna considerare però la durata relativamente breve dei trial a disposizione).

I PCSK9-inibitori trovano indicazione e rimborsabilità nei pazienti affetti da ipercolesterolemia familiare omozigote/eterozigote, con o senza pregressi eventi cardiovascolari, con livelli di colesterolo LDL non a target per classe di rischio. Ancora, sono prescrivibili nei pazienti con ipercolesterolemia/dislipidemia mista non familiare, in prevenzione secondaria (pregresso evento cardiovascolare), in caso di mancato raggiungimento del target di LDL:
  • nonostante trattamento per almeno 6 mesi con statina ad alta potenza associata ad ezetimibe
oppure
  • intolleranza alle statine
Le statine hanno un effetto sinergico con gli inibitori del PCSK9 in quanto aumentano gli LDL-R; pertanto, la statina non va sospesa quando si inizia terapia con PCSK9-inibitori (risposta 3 errata).

Biliografia di riferimento
  1. Mach F, Baigent C, Catapano AL, Koskinas KC, Casula M, Badimon L, Chapman MJ, De Backer GG, Delgado V, Ference BA, Graham IM, Halliday A, Landmesser U, Mihaylova B, Pedersen TR, Riccardi
    G, Richter DJ, Sabatine MS, Taskinen MR, Tokgozoglu L, Wiklund O; ESC Scientific Document Group. 2019 ESC/EAS Guidelines for the management of dyslipidaemias: lipid modification to reduce cardiovascular risk. Eur Heart J. 2020 Jan 1;41(1):111-188.
  2. “Guidelines on statin prescribing in the prevention of cardiovascular disease” NHS Foundation Trust (2006).
  3. Roth EM, Davidson MH. PCSK9 Inhibitors: Mechanism of Action, Efficacy, and Safety. Rev Cardiovasc Med. 2018;19(S1):S31-S46
  4. Pasta A, Cremonini AL, Pisciotta L, Buscaglia A, Porto I, Barra F, Ferrero S, Brunelli C, Rosa GM. PCSK9 inhibitors for treating hypercholesterolemia. Expert Opin Pharmacother. 2020 Feb;21(3):353-363
  5. Sabatine MS, Giugliano RP, Keech AC, et al. Evolocumab and clinical outcomes in patients with cardiovascular disease. N Engl J Med. 2017;376(18):1713–1722.
  6. Schwartz GG, Steg PG, Szarek M, et al. Alirocumab and cardiovascular outcomes after acute coronary syndrome. N Engl J Med. 2018;379(22):2097–2107.
  7. J, Woelfle J, Steichen E, Prinz N, Holl RW. J Clin Endocrinol Metab. 2019 Mar 1;104(3):845-855. doi: 10.1210/jc.2018-01696. PMID: 30535056

Autori

Dr. Daniele Scoccimarro
Diabetologia e Malattie Metaboliche, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi – Firenze
[email protected]
Prof. Ilaria Dicembrini
Dipartimento di Scienze Biomediche, Sperimentali e Cliniche Mario Serio, Università degli Studi di Firenze.
[email protected]



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