Rosita A. Condorelli, Aldo E. Calogero, Sandro La Vignera
Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università di Catania, Catania, Italia
Corrispondenza
Rosita Condorelli Email: [email protected]
Intgroduzione
Il termine leucocitospermia identifica l’aumento della concentrazione seminale di leucociti nel liquido seminale oltre il valore soglia di 1 milione/ml. Si tratta di un riscontro molto frequente nella pratica clinica, specialmente nell’infertilità maschile (fino al 30%). L’atteggiamento del clinico risente della visione contrastante presente in letteratura riguardo l’importanza e le reali conseguenze che se ne attribuiscono [1]. La leucocitospermia rappresenta, da una parte, il parametro seminologico più rilevante per giustificare l’approfondimento microbiologico del campione seminale (anche se in molti casi non si accompagna a positività dell’esame colturale), dall’altra (specie nei casi di lieve rialzo delle concentrazioni seminali) un elemento funzionale alla migliore resa qualitativa della componente nemaspermica [2].
Esame microscopico
Nel seme vengono riscontrati in maniera predominante polimorfonucleati neutrofili che possono essere facilmente confusi con gli spermatidi multinucleati. A differenza degli altri tipi di leucociti (monociti, macrofagi, linfociti), i granulociti sono perossidasi-positivi [3]. Sebbene il cut-off sia stato posto a 1 mil/ml, il danno che i leucociti sono in grado di apportare sugli spermatozoi è proporzionale all’aumento del rapporto leucociti/spermatozoi [3].I leucociti, prevalentemente polimorfonucleati vengono contati mediante una procedura istochimica che identifica l’enzima perossidasi, caratteristico dei granulociti. Questa tecnica ha il vantaggio di essere di facile esecuzione, ma non identifica né i polimorfonucleati che hanno rilasciato i loro granuli, né altri tipi di leucociti come linfociti, macrofagi e monociti che non contengono perossidasi. Inoltre, possono essere differenziati dagli spermatidi e dagli spermatociti su uno striscio seminale colorato mediante tecnica di Papanicolau. La distinzione è basata sulle differenze nella colorazione, sulla grandezza e sulla forma del nucleo. I leucociti polimorfonucleati possono essere confusi con spermatidi multinucleati ma presentano una colorazione bluastra, in contrasto con la colorazione rosata degli spermatidi (Figura 1).
Figura 1. P: granulocita perossidasi positivo; N: cellula rotonda perossidasi negativa.
Figura tratta dal manuale WHO, 2010.
Le linee guida in materia appaiono molto contrastanti, la Tabella 1 riassume le principali posizioni societarie in riferimento alla necessità di trattamento di tale condizione.
Tabella 1. Raccomandazioni diagnostiche delle principali società scientifiche internazionali
*American Urologic Association (AUA); American Society for Reproductive Medicine (ASRM); Canadian
Urological Association (CAU); European Association of Urology (EAU).
Si realizza nel contesto di un quadro di infertilità di coppia classificata come idiopatica?