Pratica Clinica
GHD come predittore di sindrome metabolica
Alessandro Ciresi, Carla Giordano
Sezione di Malattie Cardio-Respiratorie ed Endocrino-Metaboliche, Dipartimento Biomedico di Medicina Interna e Specialistica (Di.Bi.M.I.S.), Università degli Studi di Palermo
Il GH, la cui principale azione consiste nella stimolazione della crescita corporea, continua ad esercitare funzioni metaboliche in età adulta, per cui l’ormai riconosciuta “sindrome da deficit di GH (GHD) dell’adulto” configura un vero e proprio modello di sindrome metabolica (SM)
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Pratica Clinica
I marcatori neuroendocrini nella pratica clinica: utilità e limite.
Nicole Brighi, Guido Biasco, Davide Campana
I tumori neuroendocrini (NET) sintetizzano e secernono vari peptidi che possono essere utilizzati come biomarkers. Questi vengono suddivisi in due gruppi: quelli “generali”, comuni a tutte le neoplasie neuroendocrine, quali la Cromogranina A (CgA) e la Enolasi neurone-specifica (NSE) e quelli “specifici” dei singoli tumori comprendenti gli ormoni che le cellule sono in grado di produrre.
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Pratica Clinica
Valutazione delle Abitudini Alimentari
Valeria del Balzo, Silvia Savastano
Lo stato di nutrizione di un individuo o di una popolazione è espressione delle abitudini alimentari, dello stile di vita e della risposta dell’organismo. L’adeguatezza della dieta è prerequisito essenziale per il mantenimento dello stato di salute.
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Pratica Clinica
Valutazione del Dispendio Energetico
Emanuela A. Greco, Alessandro Pinto
Il dispendio energetico totale (DET) (kcal/die, kJ/die) è la quota di energia (E) che un organismo spende nell’unità di tempo (24 ore) per il mantenimento delle proprie caratteristiche strutturali e funzionali e per l’attività fisica (AF). Una quota ulteriore di E dev’essere aggiunta in età evolutiva, gravidanza, allattamento o in caso di malattia. Il DET indica il fabbisogno di E che dev’essere introdotta con la dieta per soddisfare il bilancio energetico.
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Pratica Clinica
Metformina: suo impiego nelle condizioni di insulinoresistenza
Paolo Moghetti
La metformina ha un uso consolidato nel diabete tipo 2, per l’effetto insulinosensibilizzante e per l’evidenza di benefici che vanno oltre l’azione ipoglicemizzante. La tab. 1 ne riassume le modalità di utilizzo pratico. L’effetto sull’azione insulinica si esplica prevalentemente a livello epatico. Il termine insulinosensibilizzante indica comunque solo parte degli effetti di questa molecola (tab. 2). In effetti, le nostre conoscenze sui suoi meccanismi d’azione sono ancora sorprendentemente lacunose. Recenti dati indicano che la metformina ha effetti importanti a livello intestinale e sono in fase di sperimentazione formulazioni finalizzate a privilegiare tali azioni.
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Pratica Clinica
Ricadute a due anni dall'immissione in commercio della levotiroxina generica
Laura Paone, Marco Cappa
UOC Endocrinologia e Diabetologia , Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, IRCCS- Roma
Dal mese di novembre 2013 è stato introdotto in commercio il farmaco generico levotiroxina sodica (LT4), con la raccomandazione da parte di AIFA, di controllare i valori di TSH e FT4 dopo 4-6 settimane dall'eventuale sostituzione del prodotto a base di LT4 sodica con un altro.
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Pratica Clinica
Effetti collaterali della deprivazione androgenica: strategie terapeutiche
Antonio Aversa1 e Giovanni Corona2
1Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, Università di Catanzaro Magna Graecia
2Unità di Endocrinologia, Ospedale Maggiore-Bellaria, Bologna, ITALIA
In considerazione dell’androgeno-dipendenza delle cellule prostatiche, la terapia di blocco androgenico (ADT), rappresenta la prima scelta nel paziente con tumore prostatico (TP) localmente avanzato o metastatico, migliorando la sopravvivenza e il periodo libero da malattia
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Pratica Clinica
Terapia della eiaculazione precoce
Andrea Sansone, Francesco Pallotti, Francesco Romanelli, Francesco Lombardo
Dipartimento di Medicina Sperimentale, “Sapienza” Università di Roma
L’eiaculazione precoce (EP) è il più frequente disturbo sessuale riferito nel maschio, ed è a tutti gli effetti un sintomo auto-identificato, auto-riportato e auto-valutato da chi ne soffre.
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Pratica Clinica
MODY: quando diagnosticarlo
Laura Bertoccini e Marco Giorgio Baroni
Sezione di Endocrinologia, Dipartimento di Medicina Sperimentale Sapienza Università di Roma
Il termine MODY (maturity-onset diabetes of the young) indica una forma di diabete monogenico caratterizzato da insorgenza precoce, trasmissione autosomica dominante e alterazione della funzione beta cellulare.
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Pratica Clinica
Ginecomastia, non solo un problema di estetica.
Alfredo Pontecorvi, Pietro Locantore
UOC Endocrinologia – Policlinico Gemelli - Università Cattolica del Sacro Cuore - Roma
La ginecomastia è caratterizzata da un aumento di volume della ghiandola mammaria nel sesso maschile. Questa condizione può essere fisiologica (nascita, infanzia e/o adolescenza, per un’aumentata produzione di ormoni steroidei sessuali) ed in molti casi rappresenta un fenomeno autolimitantesi e che regredisce spontaneamente, senza necessità di terapia.
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