Diagnostica del deficit di GH nell’adulto durante indisponibilità di GHRH
Pratica Clinica Online - autori: Daniela Cuboni, Valentina Gasco
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Pratica Clinica
Terapia della eiaculazione precoce
Andrea Sansone, Francesco Pallotti, Francesco Romanelli, Francesco Lombardo
Dipartimento di Medicina Sperimentale, “Sapienza” Università di Roma
L’eiaculazione precoce (EP) è il più frequente disturbo sessuale riferito nel maschio, ed è a tutti gli effetti un sintomo auto-identificato, auto-riportato e auto-valutato da chi ne soffre.
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Pratica Clinica
MODY: quando diagnosticarlo
Laura Bertoccini e Marco Giorgio Baroni
Sezione di Endocrinologia, Dipartimento di Medicina Sperimentale Sapienza Università di Roma
Il termine MODY (maturity-onset diabetes of the young) indica una forma di diabete monogenico caratterizzato da insorgenza precoce, trasmissione autosomica dominante e alterazione della funzione beta cellulare.
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Pratica Clinica
Ginecomastia, non solo un problema di estetica.
Alfredo Pontecorvi, Pietro Locantore
UOC Endocrinologia – Policlinico Gemelli - Università Cattolica del Sacro Cuore - Roma
La ginecomastia è caratterizzata da un aumento di volume della ghiandola mammaria nel sesso maschile. Questa condizione può essere fisiologica (nascita, infanzia e/o adolescenza, per un’aumentata produzione di ormoni steroidei sessuali) ed in molti casi rappresenta un fenomeno autolimitantesi e che regredisce spontaneamente, senza necessità di terapia.
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Pratica Clinica Irsutismo: iter diagnostico
M.G. Deiana1*, L. Proietti Pannunzi1*, A. Lo Preiato1, V. Toscano1-2
Si definisce irsutismo la presenza nella donna di eccessivi peli terminali a disposizione maschile. Le cause principali sono: PCOS ( sindrome dell’ovaio policistico) (70% dei casi), irsutismo idiopatico, NCCAH (Congenital adrenal hyperplasia - non-classical form) e i tumori androgeno secernenti. Una corretta raccolta anamnestica è fondamentale nel guidare il medico verso la diagnosi più corretta.
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Pratica Clinica Incidentaloma ipofisario: le dimensioni devono dettare l’atteggiamento clinico?
Marco Faustini-Fustini, Elda Kara, Marco Losa.
Il riscontro incidentale di un processo espansivo nella regione della sella turcica durante l’esecuzione d’indagini neuroradiologiche [risonanza magnetica (RM) o tomografia computerizzata] richieste per motivi non direttamente correlati al sospetto di malattie ipotalamo-ipofisarie (traumi, vertigine, epilessia…) è divenuto sempre più frequente
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Pratica Clinica
Cosa pretendere nel referto di una buona ecografia testicolare
Carlotta Pozza & Andrea. M. Isidori
Un referto ecografico deve contenere informazioni in grado di descrivere adeguatamente il quadro clinico valutato per l'intera durata dell'ecografia, e deve riportare eventuali difficoltà riscontrate nell’eseguire l’esame, per stimarne il valore diagnostico.
Nello stilare il referto di un’ecografia testicolare, generalmente si inizia descrivendo le tonache scrotali e di rivestimento dei testicoli, andando ad evidenziare eventuali alterazioni (per es. “ispessimento delle tonache per aumentato riflesso cremasterico; segni di pachivaginalite”).
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