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Esame liquido seminale

Introduzione

Nell’era della Riproduzione Assistita e della sua tanto auspicata normazione restano ancora indefiniti i criteri di qualità relativi all’esecuzione dell’Esame del liquido seminale o - Spermiogramma - la più rilevante indagine di laboratorio dello studio andrologico che consente di stabilire se il partner maschile di una coppia debba essere effettivamente considerato infertile e, quindi, se il livello di infertilità sia tale da richiedere una procedura di fecondazione assistita ed infine verso quale tecnica di procreazione assistita è opportuno procedere.

Tale analisi cardine è, fatte salve poche situazioni di eccellenza, eseguita senza alcuna competenza specifica, o da laboratori di analisi, come se si trattasse di un’analisi non specialistica, o da medici più o meno esperti in medicina della riproduzione, anch’essi privi di un adeguato addestramento, come se si trattasse di un atto di semeiotica medica.

Per quanto riguarda i laboratori di analisi vi sono due tipologie di problemi: da un lato abbiamo la relativa rarità con cui la maggior parte dei laboratori di analisi cliniche, pubblici e privati, esegue tale analisi, e la mancanza, ancora una volta salvo rarissime eccezioni, di studi teorici e di un training professionalizzante specifico che gli operatori possano avere ricevuto anche nei migliori corsi di specializzazione in Patologia clinica per medici e biologi; dall’altra abbiamo la presenza nei tariffari nazionale e regionale di voci confondenti, derivate da nomenclature antiche e ad oggi errate e la presenza di una remunerazione dello spermiogramma, come prestazione convenzionata, così bassa 
da risultare decisamente come un’analisi eseguita in perdita. Di fatto lo spermiogramma viene considerato un fastidio ed un’analisi di scarsissimo interesse. Questo ha provocato una vera giungla con analisi eseguite senza nessun controllo, al di fuori di qualunque standard e prive di ogni utilità clinica quale indicatore diagnostico e prognostico ai fini della fertilità dell’individuo.

Quando, invece, è il medico, specialista in medicina della riproduzione, l’esecutore dell’analisi presso il proprio ambulatorio, anche non considerando la mancanza del rispetto della normativa, viene a mancare quasi sempre, non solo l’esperienza e la preparazione specifica, ma si aggiunge la soggettività interpretativa legata alla conoscenza del caso clinico e delle condizioni specifiche della coppia.

Tutto quanto sopra a fronte di un’analisi dal cui esito può dipendere, non solo l’avvio della coppia ad una tipologia di fecondazione assistita semplice o ad un’altra più complessa, ma anche la valutazione della salute del maschio, in relazione alla presenza di patologie andrologiche da prevenire o da trattare e, ove possibile guarire, l’istituzione e il monitoraggio di costose terapie ormonali, la decisione circa l’utilità di terapie chirurgiche